venerdì 18 ottobre 2013

AcquaRossa


18 ottobre 2013, mattina.
>>Il telefono squilla a ripetizione, viene intasato anche dagli sms degli amici romani. La mia pagina Facebook è piena di congratulazioni.>Immediatamente penso… ma è domani!>Non oggi, non il 18 ottobre ma il 19 ottobre è l’anniversario, il sesto per l’esattezza, di Fontana di Trevi!>Ma… attenzione.>Non sono gli auguri per l’anniversario dell’opera che ha fatto il giro del mondo, che è sui cataloghi d’arte e che mi ha fatto conoscere al grande pubblico.>E infatti le congratulazioni sono per altro, anche se in un certo senso si tratta proprio di lei, di Fontana di Trevi: chissà perché in molti pensano che la Fendi ed io stiamo collaborando… forse perché Roma è tappezzata dai manifesti del lancio del nuovo profumo della maison.>Ai primi rispondo sereno: “Sì, l’ho vista anche io la pubblicità Acquarossa di Fendi,…. Sì, lo so, il collegamento con Fontana di Trevi rossa è immediato anche se non usa la Fontana come sfondo alla modella che, sì, LO SO, è proprio la figlia di Mastroianni….”>In effetti, più ci si pensa è più è ovvio. Il collegamento.>L’utilizzo dell’immaginario comune: Acquarossa=RossoTrevi.>Soprattutto dopo che la Fendi ha sponsorizzato il restauro della Fontana e ha fatto in modo che, giustamente, si sapesse.>Ancora di più il collegamento lo fanno coloro che hanno visto a fine giugno la trasmissione “Il Viaggio” di Pippo Baudo su Rai3, dove il sottoscritto e la Fendi sono stati interpellati per parlare proprio di Fontana di Trevi!>>Che dire?>Non è la prima e non sarà l’ultima volta che uno stilista utilizza l’opera di un artista per una nuova linea – di abiti, di profumi, …- e si deve ammettere che i creativi della maison sono stati molto sottili a creare suggestive assonanze senza calcare troppo la mano sul monumento romano per eccellenza…. anche l’accostamento del viso della figlia dell’attore che, insieme alla Eckberg, ha reso celebre per primo la Fontana è stato un colpo di fioretto mica male….>>Bravi, bravi, BRAVI!>E’ questo che significa creare sinergie, nuove equazioni tra “brand” differenti!>Ed è proprio questo che vorremmo veder fare ai nostri creativi italiani: creare sistema e rilanciare i nostri prodotti, i nostri artisti, i nostri monumenti, i nostri “luoghi di cultura”!>>C’è solo un però: ai miei amici e conoscenti io ho dovuto spiegare che NO, NON STO COLLABORANDO con la signora Fendi, nonostante l’assonanza e il rimando immediato alla mia opera. …E pensare che la signora Silvia Venturini Fendi, presidente della settimana dell’alta moda romana, AltaRoma, di me aveva già sentito parlare in occasione dell’apertura del 6 luglio 2012 proprio della settimana della moda romana, con una mia opera (“Le Tre Grazie”, realizzata in collaborazione con la giovane Ludovica Cirillo) esposta presso il First Luxury Art Hotel in via del Vantaggio a Roma.>>E se proprio il suo entourage non fosse riuscito a reperire il mio numero di cellulare, beh, la mia pagina Facebook è ben visibile e facilmente riconoscibile con il nome di Graziano Cecchini RossoTrevi.>>Ringrazio vivamente la maison Fendi per avere, in questo caso, disatteso la mia paternità sull’evento di Fontana di Trevi,come dire il mio diritto d’autore,così enfatizzando l’opera d’arte e la mia figura d’artista agli occhi del mondo della moda!>>…Visto che la presentazione del profumo coincide con l’anniversario “ROSSOTREVI”,potremmo darci appuntamento il prossimo anno per festeggiare insieme…>>Difficile sbagliarsi.>Impossibile non trovarmi.>
>Graziano Cecchini>>>>>

lunedì 14 ottobre 2013

La Cultura è Cosa Nostra.


la Cultura è Cosa Nostra.



New Cultural Economy 

In un periodo di incertezze e tensioni economiche la via più sicura è quella che passa dalla storia, quella che tutti i grandi personaggi e le grandi menti del nostro Paese, nei secoli, hanno percorso.
Questa via si chiama Cultura.
Ma non una cultura accademica, chiusa nei musei, una cultura che parla e si integra con il territorio, una cultura che crei un circuito economico che in pochi passi si auto-alimenti e crei, di conseguenza, un circuito economico organizzato.

I punti fondamentali di questo nuovo modo di fare economia e cultura passa da pochi ma ben definiti step:
  1. considerare la cultura in ogni sua espressione, e in ogni sua forma dal punto di vista locale, nazionale, internazionale;
  2. cultura significa risorse economiche e per questo necessita di un vero e proprio piano strategico integrato che preveda obiettivi a breve, medio e lungo termine;
  3. nel XXI secolo cultura è sinonimo di contaminazione. Contaminazione tra diverse discipline artistiche ma anche tra luoghi e opere, tradizione, storia e innovazione, percorsi artistici e di marketing, con un occhio sempre volto alla comunicazione, al target, agli obiettivi;
  4. la valorizzazione della cultura locale e del territorio dovrà poi uscire dai propri confini per passare alla cassa di risonanza dell’estero, attraverso azioni culturali di più ampio respiro dalle quali attingere per manifestazioni successive.

La provvidenziale inestimabile risorsa della cultura si sta facendo largo presso numerose amministrazioni, soprattutto estere.
Un esempio?
Uno tra i più recenti: Marsiglia.
Marsiglia è stata nominata Capitale Europea della Cultura 2013: gli investimenti sono stimati in circa 680 milioni di euro, il budget della locale Camera di Commercio pari a 62 milioni di euro quasi esclusivamente investiti nel campo della cultura.
Le stime della ricaduta economica sono in rapporto 1 a 6 per ogni euro investito.
Marsiglia non è l’esempio più fulgido di ciò che alcune amministrazioni europee e non stanno facendo (vd Berlino, Londra, Istanbul), ma è uno dei casi che rende plausibile la via della

cultura come motore preziosissimo per far decollare l’economia, il territorio, il turismo tutti i giorni dell’anno.

Storia, territorio, cultura (locale e nazionale), contaminazione, arte, idee, comunicazione e programmazione: questi gli ingredienti universali per la New Cultural Economy.












mercoledì 9 ottobre 2013

Cari Destronzi


Cari Destronzi ( 2013…..anno del Declino Considerazioni sulla “partitoCrazia consociativa)




cari Destronzi siete così accorto di materia celebrale che dovete copiare qui e là ......
ECCO  LE Notizie relative a officina Italia...LA VOSTRA è UN COPIA E INCOLLA SE AVETE LE PALLE COPIATE PURE IL TESTO SCRITTO.............MISEREVOLI  E ROBOANTI PAGLIACCI .

Da Fratelli d'Italia a Officina per l'Italia la nuova "piattaforma del centrodestra"
La Repubblica - 5 ore fa
Oltre a Meloni e La Russa, hanno aderito Alemanno, Allam, Urso, Ciocchetti, Veneziani. Atteso anche Tremonti. Coordinatore Giuseppe ...
CENTRODESTRA: OFFICINA ITALIA, NEL LOGO INGRANAGGI TRICOLORI CHE DIVENTANO TAVOLE ROTONDE
AgenParl - Agenzia Parlamentare - 5 ore fa
Alemanno: "Popolo delle Libertà addio ho scelto Officina per l'Italia"






               2013…..anno del Declino

Considerazioni sulla “partitoCrazia consociativa)

Sono giorni(anni) strani per la politica italiana, a tutti i livelli.
Liti interne ai partiti, siano essi al governo o all’opposizione, personalismi e piccoli scandali sembrano tenere banco più delle gravi questioni sociali e politiche che il nostro Paese deve affrontare.
E tutto questo succede senza chiedersi in che misura la società, composta da quei cittadini elettori che dovrebbero essere sempre considerati con estremo rispetto, si senta coinvolta in questi “teatrini politici”.
A più di dieci anni e + dalla fine (forse) della I Repubblica, ci troviamo a dover ammettere che, ancora una volta, si è buttato il bambino insieme all’acqua sporca; i partiti, a prescindere dalla fine delle ideologie, hanno dimenticato cosa significa “essere sul territorio”, comprendere le attese che animano ed affiorano dalla società per inserirle in un processo politico di cambiamento reale e concreto.
I partiti di oggi mancano di territorialità, vivono completamente slegati dalla realtà quotidiana del paese che governano e sono ormai privi della capacità di vedere i problemi che condizionano la società, forse perché con il tempo si è dimenticato che l’azione politica che porta verso il cittadino è l’unica che può far crescere un partito!
Le corse al potere, le lotte intestine e la ricerca degli interessi personali non possono far altro che allontanare il partito dai propri elettori e sono malanni che ridimensionano sensibilmente le potenzialità del partito stesso minandone l’unità e la sua forza.
Sarebbe tempo invece di dare spazio ad una partecipazione e ad una azione politica adulta, dove si possa accettare un pluralismo ideologico nella volontà di ricomporre le diverse esperienze e le svariate proposte in un unico programma e verso un unico scopo, la crescita.
Le correnti interne possono essere una risorsa di dibattito e di autocritica, ma smettono di esserlo qualora le divergenze di opinione continuano ad essere strumentalizzate in giochi lontani dalla vita quotidiana dei cittadini.
Ecco perché in questo periodo assistiamo alla nascita di numerose Associazioni , movimenti di cittadini che, mantenendo ben saldo il loro contatto con il territorio, sviluppano progetti sociali e politici concreti.
Officina Italia è una di queste.
Officina Italia crede nella valorizzazione delle diversità in nome di un progetto comune.
La società attuale, sempre più dinamica, differenziata e complessa, richiede prima di tutto di essere capita per poter adeguare, di conseguenza, le strutture e il modo di fare politica e, per comprendere del tutto la società odierna, Officina Italia sa che deve contare sulle conoscenze e sulla forza di ogni singolo individuo.
OF Italia nasce dalla convinzione che insieme tutto diventa possibile, e che l’individualità di ciascuno può costituire un valore aggiunto per la società intera.
E’ arrivato il momento di abbattere i personalismi, ma senza soffocare le personalità individuali perché ogni singolo individuo è indispensabile per dare efficacia e concretezza ad un progetto comune e adeguato al mutamento rapido e continuo dello scenario della società odierna. La politica del nostro Paese si trova in una fase di transizione molto complessa e con possibili rischi di involuzione, ecco perché realtà snelle e pragmatiche come  OF Italia  sembrano le uniche capaci di rispondere all’esigenza di rinnovamento richiesto e pertanto anche le uniche capaci di assumere un ruolo incisivo e strategico nella società. sono l’avanguardia e come tale agiscono-sottolineando il marciume del vecchio sistema.



cari Destronzi

cari Destronzi siete così accorto di materia celebrale che dovete copiare qui e là .....  .
Notizie relative a officina italia

Da Fratelli d'Italia a Officina per l'Italia la nuova "piattaforma del centrodestra"
La Repubblica - 5 ore fa
Oltre a Meloni e La Russa, hanno aderito Alemanno, Allam, Urso, Ciocchetti, Veneziani. Atteso anche Tremonti. Coordinatore Giuseppe ...
CENTRODESTRA: OFFICINA ITALIA, NEL LOGO INGRANAGGI TRICOLORI CHE DIVENTANO TAVOLE ROTONDE
AgenParl - Agenzia Parlamentare - 5 ore fa
Alemanno: "Popolo delle Libertà addio ho scelto Officina per l'Italia"